La Chiesa della SS. Annunziata
È ubicata sulla piazza dell'Immacolata e si presenta maestosa con il suo portale sormontato dallo stemma francescano. Venne costruita con il convento nel 1585 a spese della famiglia Spinelli ed aperta al culto nel 1591 con la presenza dei Frati Minimi.
Il terremoto del 1688 le arrecò molti danni, tanto da essere ricostruita e riconsacrata dal card. Orsini, con l'altare maggiore, il 3 settembre 1690.
Lo stesso avvenne nel terremoto del 1702 e successivamente il 16 giugno 1724 dal vescovo di Avellino mons. Francesco Antonio Fini, insieme ai quattro altari laterali, rifatti dall'artista napoletano Antonio Beliazzi nel 1801, sui quali prenderanno posto le statue lignee: S. Francesco d'Assisi (XVIII sec.), Immacolata (XVII sec.), S. Antonio di Padova (1772) e S. Anna (XVIII sec.).
Poi in altre nicchie: S. Francesco di Paola (XVII sec.), S. Biagio (XVIII sec.), S. Pasquale Baylon (XVIII sec.), S. Lucia in cartapesta (XIX sec.), S. Giuseppe e S. Giuseppe Moscati (XX sec.) opere della ditta Stuflesser di Ortisei insieme all' Addolorata sistemata nel chiostro. La chiesa è ad una navata con l'altare principale sotto l'arco maggiore sul quale campeggia un grande crocifisso. Dietro l'altare maggiore rimane il coro ligneo a due stalli, al centro della chiesa due confessionali in legno datati 1763.
Nella sagrestia si conserva l'armadio del 1764 e sopra la sagrestia un secondo coro con grande leggio centrale, organo a canne (1744) e balaustra lignea in oro smaltato e dipinto. Il tutto è opera di frati “maestri falegnami”.